Su questa stazione

La stazione meteo semiprofessionale  è posizionata nella località di San Salvatore a 383 mslm, ed è costituita da una Davis Vantage Pro2 . I dati inviati via radio sono raccolti ogni 2,5 secondi e sono poi trasmessi ogni 90 secondi al server web , usando il software Weatherlink . La stazione è dotata di anemometro , segnavento , pluviometro , termo-igrometro , quest' ultimo protetto da uno schermo ventilato diurno a 8 piatti , tutti situati a 2 mt dal suolo .

 

Su Malnate

Malnate è un comune italiano di 16.641 abitanti [al 31-12-2010] della provincia di Varese, in Lombardia. Dista 8 chilometri dal capoluogo ed è l'8º comune della provincia per numero di abitanti. Il nome è attestato già a partire dall'XI secolo, prima come "Melnate" e poi, dal 1089, come "Malnate" ed all'inizio del XIX secolo viene descritto, nell'Antiquario della Diocesi di Milano di Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, come la «terra la più popolata della Pieve». Il comune consiste di altre località oltre al nucleo principale: Folla, Rovera, Monte Morone, San Salvatore e Gurone. La posizione del paese, lungo la Strada statale 342 Briantea e a ridosso della linea ferroviaria Trenord (che separa fisicamente Malnate da Gurone) sul ramo Laveno-Milano.

Il paesaggio è caratterizzato dai due rilievi, il Monte Morone (494m s.l.m.) e il Monte Casnione (452 m s.l.m.), e dalla valle del Rio Lanza, che attraversa il territorio malnatese per buttarsi nell'Olona. Altri corsi d'acqua presenti sono il Rio Fugascè e la Quadronna, che rientrano nel Parco Valle del Lanza. Dal punto di vista altimetrico, il territorio comunale va dai 282 m s.l.m. del fondovalle dei Mulini di Gurone ai 494 m s.l.m. della cima di Monte Morone.

Il centro abitativo di Malnate, come Gurone, sorge sui terrazzi alluvionali delle sponde sinistre del torrente Lanza e del fiume Olona, nella zona in cui la media pianura entra nella collina. La falda acquifera è poco profonda, come dimostrano le numerose sorgenti che affiorano sul territorio. Rovera e San Salvatore sono invece centri di "pianalto". I fondovalle del Rio Lanza e del fiume Olona hanno caratteristiche che li rendono non idonei ad essere abitati, ma proprio la presenza di acqua favorì lo sviluppo di attività come i mulini e le "folle" (che danno il nome a tali zone). La collina su cui sorge l'abitato si è formata nel Miocene ed è costituita da puddinga (conglomerato poligenico di ciottoli), mentre i versanti sono ricoperti da Morenico Rissiense, risalenti all'omonima glaciazione. La valle del Lanza è caratterizzata da altre formazioni risalenti al Miocene, Marne e Arenarie micacee dette anche Arenarie di Malnate, la "molera", pietra utilizzata per anni nell'edilizia malnatese formatasi 25 milioni di anni fa dai materiali che i fiumi portavano verso il mare e si depositavano sul bordo della scarpata continentale, formando una conoide sottomarina, poi sollevata sopra il livello delle acque. Le argille, che si trovano all'altezza dei Mulini di Gurone, risalgono al quaternario e al ghiacciaio che scendeva dall'attuale Lago di Lugano. Dal primo periodo interglaciale derivano invece le sabbie e le ghiaie frammiste al Ceppo (conglomerato) che ricoprono i pianori delle terrazze lungo le valli. Alla glaciazione di Mindel risalgono i terreni ricoperti dal Löss, terriccio sabbioso-argilloso, che costituisce terreni scarsamente coltivabili, le "baraggie" (toponimo di un'altra zona del paese). Il centro abitato di Malnate è costruito su terrazzi ricoperti dal terriccio depositato durante l'ultima era diluviale.

Prima del X secolo d.C. non si hanno notizie certe dell'esistenza del paese. Molto probabilmente la zona era occupata da insediamenti Celti già dagli ultimi secoli prima di Cristo, da cui ebbe origine poi l'attuale comunità, come attesta il suffisso  "ate" del nome ed alcuni ritrovamenti archeologici in località Rogoredo. Queste tribù vennero poi sconfitte dai romani, di cui rimangono poche testimonianze, tra cui la pianta ortogonale del centro storico e la torre romana di Monte Morone, che in seguito sarà adattata a campanile. Con la caduta dell'Impero Romano il territorio subì diverse invasioni barbariche da parte di Ostrogoti e Longobardi, fino all'inizio del feudalesimo. Tra il 1160 ed il 1183 subì saccheggi e devastazioni dovuti all'attraversamento delle truppe di Federico Barbarossa che da Como si spostavano verso la nemica Varese. Diversi documenti dell'epoca medievale fanno ritenere, con buona sicurezza, che fosse già a livello Comunale dal 1100; da una recente ricerca fatta da  (Amici Ricerche Storiche), è emerso che compare per la prima volta in un atto di vendita del 1132 tra Londolfo e Guglielmo, zio e nipote, a favore di Pietro Gualapo, inoltre dal fatto che già nel 1141 avesse un sistema di pesi proprio, si può supporre che la comunità fosse sufficientemente strutturata e funzionale ed il paese avesse già abitazioni, botteghe, chiese, strade e servizi utili per la vita quotidiana dei suoi abitanti. Mancano notizie precise sui confini del territorio comunale che probabilmente includeva anche centri più distanti come Concagno e Belforte: un atto di vendita datato 1164 riporta infatti Actum Belforte, in Malnate ed una vertenza del 1218 Campum Cagni, et est de territorio de Malnate. Il Comune apparteneva al Ducato di Milano ed era amministrato da consoli, deputati e sindaci, le decisioni più importanti venivano prese dall'assemblea dei capi famiglia che si riunivano nella piazza comunale richiamati dal suono della campana. Nel 1511 la popolazione venne decimata dagli Svizzeri al servizio del cardinale di Sion Matteo Schinner, chiamato per liberare quelle terre dai francesi. Da un censimento fatto nel 1597 Malnate, con le frazioni di Rovera, Monte Morone e Folla, era abitata da 760 persone. All'inizio del Settecento venne aggregato il Comune rurale di San Salvatore e la dizione ufficiale del Comune negli atti del catasto del Ducato di Milano era Comune di Malnate con Monte Morone e San Salvatore . In questo periodo si ebbe un grande sviluppo culturale ed i malnatesi si distinsero nella costruzione delle cappelle del Sacro Monte insieme ai Magistri Saltriesi. Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del secolo successivo, venne visitata dai cardinali Carlo e Federico Borromeo, che lasciarono somme di denaro per restaurare ed ampliare la chiesa patronale. Nel XVIII secolo l'Austria occupò l'Italia settentrionale formando il Regno Lombardo-Veneto ed iniziò una grande ripresa economica e culturale: vennero costruiti nuovi edifici e si rimodernarono quelli esistenti di pubblico interesse. Verso la fine dell'Ottocento Napoleone Buonaparte conquista l'Italia settentrionale fondando la Repubblica Cisalpina, che assorbì la Repubblica Cispadana. Sotto la Repubblica Cisalpina, il Comune apparteneva al Dipartimento del Lario, Distretto e Cantone di Varese. Nel 1821 fu eletto il primo Consiglio comunale. Nell'Ottocento vi fu la costruzione di grandi opere che la resero un importante nodo di comunicazione e di traffico: nel 1803 venne fatta la strada Varese-Como e tra il 1883 ed il 1885 venne costruito l'imponente Ponte di Ferro, che permise ai treni da Milano di giungere fino a Varese, la cui importanza è dimostrata dal fatto che, nello stemma comunale, assume posizione centrale e dominante. Già nel 1828 l'arciprete oblato Francesco Bombognini ed il dottore Carlo Redaelli descrivevano il paese nel loro Antiquario della Diocesi di Milano come la terra più popolata nella Pieve di Varese. A causa della posizione strategica tra Varese e Como, il territorio comunale fu importante teatro di battaglia durante le guerre d'indipendenza e, il 26 maggio 1859, le località Folla e San Salvatore videro scontrarsi, nel corso della battaglia di Varese, i volontari di Garibaldi e le truppe austriache del generale Urban. La riforma degli enti locali del 1927 crea la nuova provincia di Varese, cui fu aggregato anche Malnate (territori entrambi fino a quel momento sotto la provincia di Como). In conseguenza della riforma il R.D. del 12/8/1927 soppresse il Comune di Gurone accorpandolo a Malnate con effetto dal 4 gennaio 1928. I cittadini malnatesi combatterono nella Prima guerra mondiale per liberare il territorio dagli austriaci ,nelle Guerre Coloniali e nella Seconda guerra mondiale.

Sulla località di San Salvatore..

Il documento più antico in cui è attestato il nome di San Salvatore porta la data del 9 marzo 1218 ed è una pergamena, conservata presso l'Archivio della Basilica di San Vittore in Varese, in cui sono raccolte diverse testimonianze in ordine ad una causa che vedeva contrapposti la stessa chiesa di San Vittore e i fratelli Lodesani che abitavano a Monte Morone per una questione di decime. San Salvatore si amministrò come comune autonomo almeno nel corso della seconda metà del Seicento e fino agli inizi del Settecento. L'atto più antico, tra quelli in cui si parla esplicitamente del comune di San Salvatore, è un documento rogato dal notaio Francesco Buzzi Martinelli di Binago il 12 agosto 1672 e conservato presso l'Archivio di Stato di Milano. Anche per la soppressione non vi sono date certe. Il 30 settembre 1726, allorché viene pubblicata a stampa la "S tima de territori ne Corpi Santi e Ducato di Milano ", San Salvatore è già aggregato a Malnate. L'ipotesi è che l'accorpamento vada situato nell'anno 1722 durante il quale si effettuò la misura catastale dei terreni di Malnate. A San Salvatore si svolse un combattimento nel corso della seconda guerra d'indipendenza tra italiani e austriaci. Il 26 maggio 1859, Giuseppe Garibaldi sorprese ed attaccò l'avanguardia austriaca del generale Urban che proveniva da Como e cercava di rioccupare Varese. Lo scontro principale avvenne a Biumo Inferiore all'ingresso della città. Quando gli austriaci cominciarono la ritirata, Garibaldi mandò a inseguirli verso Malnate alcune truppe costituite dai Carabinieri genovesi. La retroguardia austriaca munita di cannoni, intanto si era stabilita sulle colline a forma di ferro di cavallo di San Salvatore che dominano la strada per Como. I Carabinieri genovesi attaccarono lasciando sul campo un morto e sette feriti. Garibaldi sopraggiunse quindi con Nino Bixio e ad altri rinforzi risolvendo il conflitto. In tutto, tra Biumo e San Salvatore vi furono circa 200 caduti tra gli austriaci e 85 tra i garibaldini .

-Fonte Wikipedia-

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